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“È obbligatorio perdersi a Venezia, fa parte della sua bellezza”, afferma Alice Dionisio, che si è trasferita nella Serenissima da Milano in occasione dell'apertura di Palazzo Venart. “Non essendo di Venezia, l'ho sperimentato in prima persona. È così che si scoprono i vicoletti e le zone meno affollate. È un'autentica avventura”. Da quando si è trasferita, Alice non ha mai smesso di scoprire le perle nascoste della città e di condividerle con gli ospiti dell'hotel. La responsabile del front office è una delle prime persone che incontrerete passeggiando nel tranquillo giardino di Palazzo Venart e varcando la soglia della hall con i suoi affreschi e lampadari restaurati. Anche se vive a una sola fermata di vaporetto, di solito preferisce camminare per quindici minuti da casa sua a Cannaregio, passando per il Ponte degli Scalzi, uno dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande. Dal giardino dell'hotel, può vedere il suo quartiere adottivo pieno di edifici antichi, ristoranti e negozi.
Inaugurato nell'agosto 2016 dopo un'accurata ristrutturazione durata due anni, questo palazzo del XV secolo accoglie gli ospiti attraverso un giardino privato che si affaccia direttamente sul Canal Grande, una rarità a Venezia dove palazzi storici, chiese e musei si trovano a filo d'acqua. I dettagli originali comprendono affreschi rinascimentali, caminetti in marmo e mobili antichi che ricordano le origini nobili del Palazzo. Le 18 camere e suite sono state progettate individualmente e arredate con carta da parati damascata Rubelli, pavimenti tipici in terrazzo e lampadari in vetro di Murano.
Quando non è al lavoro con il direttore generale Angelo Rizzi, con il concierge e con il personale addetto alle pulizie per assicurarsi che tutto fili liscio come l'olio, Alice va alla scoperta delle stradine e dei canali di Venezia, visitando musei d'arte e siti storici. Il labirinto di vicoletti e canali di Venezia consente di imbattersi spesso e volentieri in architetture rinascimentali, gelati gustosi e atelier in cui gli artigiani soffiano il vetro e fabbricano a mano altri oggetti. Qui, la simpatica responsabile del front office dell'hotel racconta i luoghi che ama di più della sua città adottiva.
Il famoso Aperol Spritz ha le proprie origini a Padova, quindi non stupisce che sia l'aperitivo veneto per eccellenza. Accompagnate quindi il vostro spritz con una vasta scelta di sfiziosi stuzzichini a base di formaggio, prosciutto, crostini e altri snack. I veneziani li chiamano cicchetti e li troverete nei bar e nelle osterie (bacari) di tutta la città. A Cannaregio, lungo la Fondamenta della Misericordia si trovano numerosi luoghi interessanti, tra cui Al Timon (2754 Fondamenta degli Ormesini; +(39) 041 524 6066), dove potrete sorseggiare uno spritz e assaggiare cicchetti su una barca ormeggiata nel canale. In una vivace piazza chiamata Campo Santa Margherita a Dorsoduro, l'Osteria alla Bifora (2930 Campo Santa Margherita; +(39) 041 523 6119) è un'altra ottima scelta. Questo suggestivo ristorante sfoggia il tradizionale fascino veneziano, con tavoli in legno scuro, un bancone in marmo e lampadari in vetro di Murano. Alice consiglia il baccalà mantecato e le sarde in saor (sardine in salsa agrodolce preparata con cipolle e uvetta), due grandi classici dei cicchetti veneziani.
Il miglior gelato di Venezia? È impossibile scegliere un solo posto, ma per fortuna ci sono tre gelaterie eccellenti vicino all'hotel, perfette per un cono o una coppetta dopo una cena romantica al Ristorante GLAM, guidato dall'acclamato chef Enrico Bartolini. Conosciuto per il suo ristorante stellato a Milano, Bartolini ha abbracciato la cucina veneziana, acquistando verdure dall'isola della Giudecca, comprando il pesce nel mercato di Rialto e coltivando le proprie erbe aromatiche in un angolo del giardino dell'hotel. A un paio di isolati di distanza si trova Fontego delle Dolcezze (1910 Santa Croce; +(39) 041 721424), gelateria artigianale con gusti insoliti come ricotta e pera. L'affascinante Gelato di Natura (4455 Strada Nova; +(39) 340 286 7178) serve prelibatezze elaborate con ingredienti di altissima qualità, tra cui frutta fresca e pistacchi siciliani. Majer (1630 Santa Croce; +(39) 041 721 1415), la più commerciale delle tre, fa parte di una catena di forni, caffè, bar e gelaterie. Il suo nome per tutta Venezia è garanzia di qualità.
Tra Piazza San Marco e il Ponte di Rialto, merita una visita un piccolo capolavoro dell'architettura rinascimentale. Commissionato alla fine del XIV secolo dal doge Andrea Contarini, la Scala Contarini del Bovolo (4303 San Marco; +(39) 041 309 6605) è una bellissima scala a forma di guscio di lumaca. La costruzione fonde elementi rinascimentali, gotici e bizantini ed è stata paragonata per la sua struttura alla Torre pendente di Pisa. Una loggia al secondo piano conduce alla Sala del Tintoretto, una galleria di dipinti del XVI e XVII secolo di Jacopo Tintoretto, Nicolò Bambini e Sebastiano Ricci. Dopo aver ammirato questi capolavori, continuate a salire fino in cima, dove sarete ricompensati dalla vista panoramica sui tetti rossi di Venezia, i canali, le cattedrali a cupola e il campanile della Basilica di San Marco.
La consolidata tradizione artistica e artigianale di Venezia è viva e vegeta sulle isole di Murano e Burano. Alice e il team di Palazzo Venart saranno lieti di organizzare un tour di mezza giornata sulle due isole. Un taxi d'acqua privato vi verrà a prendere al mattino e vi porterà in un laboratorio di soffiatura del vetro chiamato Linea Arte Murano (1 Fondamenta Manin; +(39) 041 736845). Dopo la dimostrazione, potete acquistare vasi originali, lampadari, calici e altri oggetti decorativi. Fate un giro e pranzate o andate direttamente a Burano. Con le sue case dipinte a colori vivaci, questa piccola isola è perfetta per gli amanti della fotografia. Visiterete Dalla Lidia (215 Via Galuppi; +(39) 041 730052), un museo e atelier dove le artigiane continuano a ricamare a mano elaborati vestiti e tessuti in merletto utilizzando tecniche plurisecolari.
I canali di Venezia non sono solo per le gondole e per i taxi d'acqua: passeggiate per un po' e vedrete gente che pratica kayak e canottaggio. La voga alla veneta è uno stile di canottaggio che risale al VI secolo e viene ancora praticato sulla laguna. Invece di stare seduti, come in canoa o in kayak, nella voga alla veneta si sta in piedi su una barca di legno poco profonda che assomiglia a una gondola. I vogatori esperti partecipano a gare come la Regata Storica, che si tiene la prima domenica di settembre. Cimentatevi con Row Venice (468 / B Santa Croce; +(39) 347 7250 0637), un'organizzazione senza scopo di lucro dedicata a preservare la cultura acquatica della Serenissima. Prendete una lezione standard di 90 minuti o optate per una sessione di 2,5 ore, con soste per cicchetti. Potete anche fare un tour guidato in kayak della laguna con Venice Kayak (1858 Castello; +(39) 346 477 1327).
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